Prenotazione aule e laboratori - Ufficio didattico

Benché l’Ufficio Didattico sia un discreto concentrato di cactus e ne piovano costantemente da ogni lato, la pratica che ci ha messo più in difficoltà in questi ultimi mesi riguarda la ricerca e la successiva assegnazione di uno spazio a un laboratorio. Anzi, di un nuovo spazio, perché quello usato per anni era stato considerato dalla docente non più adatto in quanto la capienza dell’aula è stata modificata e non è più sufficiente per gli studenti.

Premessa. Il laboratorio in questione ha, come tutti i laboratori dei nostri corsi ma ancora di più, delle esigenze specifiche in merito all’aula che deve occupare che possono essere riassunte in:

  • aula abbastanza capiente per tutti gli studenti (e ci sta)
  • aula con sedute mobili e ampi spazi liberi (e da qui si fa più difficile)
  • aula che possa contenere armadi che possano contenere strumentazione specifica
  • aula isolata per non disturbare i vicini
  • aula isolata per non essere disturbati dai vicini

Capite dalle premesse che la ricerca si dimostra da subito una sfida avvincente, che coinvolge uffici amministrativi di mezzo Ateneo.

Dopo una prima scrematura alla docente vengono proposte aule ubicate un po’ ovunque, sempre rifiutate con grande sdegno. Sdegno non del tutto da biasimare: un’aula contiene microscopi, teschi e ossa, una è in buio seminterrato. In entrambi i casi almeno non si disturberebbe nessuno.

L’Ufficio Didattico (noi) chiede allora supporto alla Cabina di regia, ente supremo di gestione degli spazi e si arriva all’individuazione di un’aula che adempie a tutte le richieste tranne una: la possibilità di contenere gli armadi.

Che si fa? La docente è inamovibile, gli armadi e il loro prezioso contenuto devono muoversi e trovare una collocazione.

Risultato: gli armadi devono essere posizionati nella portineria adiacente.

Svolgimento: in un incredibilmente piovoso pomeriggio di settembre tre persone caricano fisicamente i suddetti armadi per spostarli nella nuova sede. Tutto questo sotto la pioggia, lo sguardo funesto e le parole poco amichevoli dell’addetto alla portineria disturbato da tanto trambusto. E il giorno prima del primo incontro di laboratorio.

E vissero tutti felici e contenti quindi? No, la docente ha chiesto di tornare ad utilizzare l’aula che aveva in precedenza.

 

Un po’ di numeri:

  • Sopralluoghi organizzati: cinque
  • Uffici di Ateneo coinvolti: sei
  • Persone coinvolte: diciannove
  • Prorettrice/Prorettore coinvolt*: un*
  • Direttrice di Dipartimento coinvolta: una
  • Coordinatrice/Coordinatore di filiera coinvolt*: due
  • Mesi richiesti per l’individuazione della nuova aula: otto
  • Corrispondenza e-mail in merito: incalcolabile
  • Armadi da spostare: due