Liberatorie per pubblicare su EDU Youtube - SmaIL

Tra le attività istituzionali gestite dal Sistema integrato di Laboratori (SmaIL) a supporto del Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” si registra la pubblicazione sul canale YouTube di EDU di risorse audio/video utilizzate per la didattica, la ricerca e la disseminazione di contenuti in genere.

Problematica da risolvere

La pubblicazione sul canale YouTube di EDU di risorse audio/video prodotte direttamente dallo SmaIL o da altri soggetti prevede, da regolamento “UNIBO”, l’acquisizione ex ante delle liberatorie per l’utilizzo del ritratto/riprese audio-video debitamente firmate sottoscritte dalle persone intervistate.

Senza l’acquisizione delle liberatorie lo SmaIL non poteva procedere alla pubblicazione dei video sul canale YouTube di EDU anche se erano già stati oggetto di un’attività di postproduzione che aveva impiegato ore di lavoro da parte dei tecnici del sistema di laboratori.

Criticità procedurale-organizzativa

L’acquisizione delle liberatorie in carico, di volta in volta, ai soggetti (personale docente, ricercatore o tecnico-amministrativo) che avevano organizzato l’evento/intervista/riprese, risultava una pratica fortemente disattesa che imponeva allo SmaIL, molto frequentemente, di bloccare la pubblicazione di quegli audiovisivi che non erano “accompagnati” dalle dovute liberatorie. Questo “braccio di ferro” che si instaurava con lo SmaIL determinava 3 evidenti criticità:

  1. Venivano vanificate le ore di lavoro investite in attività di riprese e postproduzione dello SmaIL che non poteva capitalizzare l’impegno profuso nella disseminazione di un prodotto audiovisivo già realizzato
  2. L’impossibilità di rendere disponibile il prodotto audiovisivo on-line ad utenti (docenti, ricercatori, studenti e altro) che richiedevano espressamente la condivisione del file
  3. Un clima di tensione tra coloro che avevano organizzato l’evento/intervista/riprese e il personale dello SmaIL

Considerazione sulla raccolta delle liberatorie:

Di frequente le liberatorie non erano raccolte dagli organizzatori perché i soggetti ripresi erano colleghi o collaboratori e la “pratica” della raccolta delle liberatorie si estingueva in un tacito accordo di “silenzio-assenso” alla pubblicazione dei file audio-video sul canale YouTube di EDU.

 

Soluzione proposta e regolamentazione delle pubblicazioni (dopo un anno di sperimentazione)

Testo comunicato e approvato in Consiglio di Dipartimento (in tabella sottostante)

I XXXXXXXXXX interessati a pubblicare un video sul canale YouTube di EDU, devono:

  1. Garantire espressamente che i contenuti, oltre a non essere contrari a norme imperative di legge, sono nella loro legittima disponibilità e non violano alcun diritto d'autore, marchio, brevetto o altro diritto di terzi derivante da legge, contratto e/o consuetudine, esonerando fin d'ora lo SmaIL, il Dipartimento di Scienze dell’Educazione – EDU e l'Università di Bologna da qualsivoglia onere di accertamento e/o controllo della veridicità di tali affermazioni.
  2. Accertarsi di essere in possesso di tutti i diritti di sfruttamento collegati all’opera video, raccogliendo e mantenendo debitamente archiviate le liberatorie (avvalendosi almeno del modello fornito dall’Ateneo) dei soggetti che, a diverso titolo, compaiono nei contenuti video per tutta la durata della pubblicazione in rete. Coloro che richiedono la pubblicazione di un video sul canale YouTube di EDU sono vincolati espressamente a manlevare sostanzialmente e processualmente lo SmaIL il Dipartimento di Scienze dell’Educazione - EDU e l'Università di Bologna, mantenendoli indenni da ogni perdita, danno, responsabilità, costo o spese, incluse le spese legali, derivanti da pretese economiche o di altra natura che soggetti terzi possano vantare in relazione ai contenuti pubblicati sul canale YouTube di EDU
  3. Formalizzare via email la richiesta di pubblicazione mezzo “Scheda servizi.doc” allo SmaIL, trasferire il file video corredandolo di un titolo (massimo 70 caratteri) e di una breve descrizione (massimo 5.000 caratteri).

N.B. Nel caso in cui la piattaforma YouTube segnalasse criticità sulla pubblicazione di uno specifico video, sarà premura dello SmaIL oscurare il video in attesa di risolvere le problematiche/controversie emerse.

L’adozione della regolamentazione adottata a livello di Dipartimento ha consentito di:

  1. capitalizzare le ore di lavoro investite in attività di riprese e postproduzione dello SmaIL nella produzione di prodotti audiovisivi
  2. rendere disponibile il prodotto audiovisivo on-line ad utenti che richiedevano espressamente la condivisione del file rispettando il time to market
  3. responsabilizzare coloro che avevano organizzato l’evento/intervista/riprese sulla raccolta delle liberatorie senza creare un clima di tensione con personale tecnico di EDU.

Dall’entrata in vigore del regolamento non sono state segnalate controversie da parte di YouTube rispetto ai video pubblicati.

 

SmaIL: Andrea Reggiani, Danilo Caracciolo, Silverio Albertazzi, Davide Musumeci