Tra le attività amministrative del Dipartimento quella dei bandi di concorso richiede un impegno costante e un monitoraggio attento. Il caso da proporre riguarda un candidato particolarmente affezionato al ns. Dipartimento: ci segue da più di sei mesi ormai, rispondendo a tutte le call che trova sul portale, contratti, assegni di ricerca, incarichi di tutorato ecc. Puntualmente, fa domanda, non importa per quale posizione, l’importante è partecipare, potremmo dire. Non si rassegna e non pare nemmeno amareggiato dalla rituale comunicazione “spiace comunicare che….”, a cui segue una consueta risposta.
Un esempio: Gentilissima,
capisco. Aspetterò l`occasione di potere collaborare assieme a Voi.
Altro esempio:
Sapevo del titolo di studio richiesto, ma avendo sviluppato un profilo che mi pareva affine a quello richiesto, avevo comunque deciso di presentare domanda, consapevole del fatto che sarebbe stata probabile un'esclusione.
Aspetterò di potere collaborare assieme a Voi!
Abbiamo raccolto una vasta collezione di comunicazioni (circa 26), tra notifiche, risposte e comunicazioni varie, o richieste di chiarimenti e non è finita, perché i bandi continuano e quindi….
Insomma di certo ci rallenta le procedure, ma è ammirevole l’entusiasmo di questo soggetto, che non si rassegna (e infatti ha già delle collaborazioni come tutor didattico in quattro Dipartimenti) e che nel curriculum, tra i suoi temi di ricerca inserisce gli “studi sulla felicità” .
Paola & Marta