I professionisti della salute e gli aspetti psicosociali del loro lavoro: una proposta per l’estensione del core-curriculum sulla base dell’esperienza dei professionisti e dei pazienti.

Progetto di ricerca finanziato dall'iniziativa internazionale e multidisciplinare HERO (Haemophilia Experiences, Results, and Opportunities) per promuovere la ricerca sulle questioni psicosociali e sulle sfide affrontate dalle persone con emofilia.

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Responsabile scientifica: Prof. Laura Palareti

Team di progetto: Dina Guglielmi, Sonia Brondi, Silvia Potì, Gerardo Petruzziello

Ruolo UNIBO: Coordinatore

Durata del progetto (in mesi): 24

Data inizio: 01/03/2017                

Data fine: 28/02/2019

Stato: concluso

Budget totale: 68.000 euro

Descrizione 

Gli studi sulle esperienze dei professionisti della salute che lavorano nel campo dell’emofilia sono piuttosto rari, nonostante la letteratura psicologica mostri come il benessere professionale correli con la motivazione, con il lavoro di equipe e con la qualità della cura fornita. Al fine di contribuire a questo dibattito, è stata adottata una specifica tecnica per analizzare 62 interviste con professionisti della salute (medici, infermieri, fisioterapisti, operatori sociali e psicologici) raccolte in 7 Paesi (Algeria, Brasile, Francia, Germania, Italia, UK, USA) durante il primo studio qualitativo HERO (2010).

Le analisi hanno messo in luce i contenuti cognitivi e affettivi relativi a cinque temi principali, che descrivono le esperienze dei professionisti della salute con l’emofilia, indipendentemente da dove vivono e lavorano: 1) muoversi all’interno delle politiche, degli attori e delle risorse del sistema sanitario locale; 2) prendersi cura di pazienti adulti con co-morbilità; 3) comunicare e fornire consulenza; 4) prendersi cura di bambini e adolescenti; 5) considerare le dinamiche familiari.

Questo progetto si basa sull’idea che ciascun tema rappresenti un’area in cui l’utilizzo di differenti prospettive (dei professionisti, dei pazienti, delle associazioni dei familiari e dei pazienti) può condurre all’identificazione di rilevanti competenze non tecniche e trasversali alle specificità professionali che favoriscono la multidisciplinarietà e la cura comprensiva dei pazienti.

Il primo obiettivo di questo lavoro biennale è quello di identificare tali competenze, mentre il secondo è quello di testare la valutazione dei relativi bisogni formativi nei cinque domini tematici.

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