Martedì 26 novembre, nel giorno della nascita di Collodi, autore di Pinocchio, uno dei libri per l’infanzia più famosi al mondo, andrà in onda alle ore 19.15 su RAI5, "Continuare il racconto. La biblioteca infinita di Antonio Faeti", un film di Danilo Caracciolo e Giorgia Grilli - Regia di Danilo Caracciolo.
Il film è dedicato alla straordinaria casa-biblioteca e alla figura di Antonio Faeti, primo Professore Ordinario di Letteratura per l’infanzia in Italia, presso l'Università di Bologna, che di Pinocchio e di altri capolavori letterari parla in questo documentario. Antonio Faeti, che è anche pittore, studioso, intellettuale, ed è stato maestro elementare prima di insegnare all'Università, vive con la moglie Anna letteralmente tra i libri, ricavandosi spazi di esistenza tra scaffali, pile, pareti di carta, disegni, dipinti e oggetti che a quei libri sono legati, in un ambiente onirico, labirintico, denso di vibrante atmosfera e profonda cultura nascosto nei meandri di un palazzo di Bologna.
Distribuito da POPCult e prodotto dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna in convenzione con il Comune – Settore Biblioteche e Welfare Culturale, grazie alle risorse del programma di finanziamenti europei PON Metro, il film offre allo spettatore un viaggio virtuale lungo i corridoi, nelle stanze degli appartamenti e nelle cantine in cui i Faeti hanno accumulato, nel corso di una vita, un patrimonio di circa 100.000 volumi, sistemati in scaffali sui quali si trovano anche un’infinità di giocattoli, soldatini, pupazzi, oggetti in qualche modo collegabili ai libri perché riferiti agli stessi ambiti, personaggi, generi letterari, sogni collettivi. In questi spazi, in cui si addentra e su cui indugia la cinepresa, Faeti racconta di sé, delle sue passioni, della sua formazione, delle sue letture vagabonde e onnivore, dei suoi trascorsi di pittore, dei suoi giorni in classe con i bambini, di come essere lettori di libri può renderci lettori più acuti anche della realtà.
Il progetto nasce da un’idea di Giorgia Grilli, professoressa di Letteratura per l’infanzia che è stata allieva di Faeti e nel film ne cura l’intervista, e dalla sensibilità registica di Danilo Caracciolo, che lo ha diretto con passione e visione poetica.
Sono molte le collaborazioni artistiche in questo documentario, a partire dai disegni del noto e affermato illustratore e fumettista Otto Gabos, anche lui ex allievo del professore. Le musiche sono di Riccardo Nanni, musicista e compositore di colonne sonore di fama internazionale e di Giancarlo Di Maria, compositore ed esperto di arrangiamenti e orchestrazioni. Il duo musicale vanta anche la prestigiosa collaborazione di Valentino Corvino per l'esecuzione delle parti con il violino.
Il montaggio e la finalizzazione del progetto sono state realizzate all’interno del Sistema integrato di laboratori (SmaIL) del Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna. Lo SmaIL che si occupa di supportare l’attività didattica e di ricerca del Dipartimento rappresenta una delle poche realtà all'interno di un ateneo in grado di produrre, a complemento delle numerose attività che caratterizzano la sua mission (formazione a distanza, elearning, documentazione di didattiche attive), risorse audiovisive fortemente connotate da traiettorie intenzionalmente educative.
Sinossi
Una giornata nella vita del professor Antonio Faeti, tra labirintici corridoi e da una stanza all’altra della sua casa-biblioteca. Faeti è un intellettuale divergente e originale, che è stato maestro di scuola, pittore e il primo professore ordinario di Letteratura per l’infanzia in Italia, presso l’Università di Bologna. Con la moglie Anna ha raccolto, collezionato e accumulato, negli anni, un numero incalcolabile di libri riempiendo pareti e pareti di scaffali tra i quali ci facciamo largo come in una giungla di carta. Insieme ai volumi si trovano disegni, dipinti, cartoline, ritagli di giornale, oggetti, statuine, giocattoli, soldatini. Casa Faeti è un luogo insieme materico e onirico, uno spazio fatto di segni e di sogni, nel quale, tra libri, riviste, fumetti, frammenti cinematografici, tracce d’infanzia, generi letterari, grandi autori e artisti semisconosciuti, prende forma l’immaginario collettivo che Faeti ha appassionatamente studiato. Una biblioteca borghesiana in cui è meraviglioso vagare, perdersi, trovare fili, collegamenti, stimoli, ricordi, epifanie, accompagnati dal racconto del professore. Un racconto, e un percorso tra i libri, che potrebbe all’infinito continuare, se questo luogo di cultura straniante e straordinario fosse un giorno reso pubblico e preservato intatto.