LeMP - Imparare la matematica in carcere: progettazione didattica nel contesto della multi-complessità
Responsabile Unità Locale: Dott. Luca Decembrotto
Acronimo: LeMP
Titolo: Imparare la matematica in carcere: progettazione didattica nel contesto della multi-complessità
Coordinatore scientifico: Prof. Chiara Giberti (Università di Bergamo)
Ruolo UNIBO: Unità di ricerca locale
Responsabili scientifici: Dott. Luca Decembrotto (EDU), Dott. Andrea Maffia (MAT)
Team di progetto: Luca Decembrotto, Giulia De Rocco, Veronica Manzoni (EDU), Andrea Maffia, Federica Mennuni (MAT)
Partners/Unità Locali:
Prof. Miragliotti Elisa, Università di Pavia
Prof. Enrico Angelo Emili, Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
Prof. Gigliola Paviotti, Università di Macerata
Durata del progetto : 24 mesi
Data inizio: 15/10/2023
Data fine: 15/10/2025
Stato: attivo
Costo totale progetto: € 211.572,00
Contributo MUR: € 199.422,00
Budget UNIBO: € 92.400,00
Descrizione: L'istruzione rappresenta una delle principali problematiche del carcere, questo anche se il diritto allo studio è chiaramente previsto dalla Costituzione italiana (art. 34, art. 33 Cost.), dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (art. 26 DUDU) ed è esplicitamente riconosciuto anche dal Diritto penitenziario (art. 15, art. 19 O.P.).
I dati ministeriali descrivono un livello critico di scolarizzazione dei detenuti adulti in carcere in Italia. Tra le materie studiate in carcere, la matematica riveste un ruolo particolare essendo, da un lato, una forma di passatempo personale per i detenuti, dall’altro un importante fondamento in vista di di futuri studi o posizioni lavorative a cui possono aspirare i detenuti una volta usciti dal carcere (Ahl & Helenius, 2021). Per questo motivo l'apprendimento della matematica appare particolarmente importante nel contesto carcerario ma si riscontra al contempo una lacuna nella letteratura scientifica su questo argomento.
Gli insegnanti in carcere sono cruciali “agenti di cambiamento” (Zizioli, 2014), in grado di introdurre lo studente a nuove conoscenze individuali e relazionali. Tuttavia, al momento, non esiste una formazione specifica per gli insegnanti italiani in carcere. Competenze specifiche si acquisiscono “sul campo”, per esperienza diretta, e gli insegnanti di matematica nelle scuole penitenziarie esprimono un bisogno di aggiornamento professionale e di materiale didattico dedicato.
Una risposta a tali esigenze richiede un'elaborazione teorica poiché la ricerca sull'insegnamento/apprendimento della matematica in carcere è molto scarsa a livello internazionale e quasi inesistente in Italia. Innanzitutto, è necessaria una ricerca descrittiva per inquadrare la specificità dello sviluppo della competenza matematica nel contesto delle carceri italiane. Poi, principi progettuali e didattici devono ancora essere sviluppati e testati sul campo.
All'interno di LeMP, insiemi organizzati di compiti matematici (a cui ci riferiamo come unità di apprendimento) sono co-costruiti da ricercatori e insegnanti (di scuole penitenziarie di diverse regioni italiane) che collaborano insieme. I ricercatori informano gli insegnanti sulle possibili soluzioni disponibili in letteratura (es. Universal Design for Learning); gli insegnanti contribuiscono con la loro esperienza sull’insegnamento della matematica nel contesto specifico delle carceri.
Durante il processo di progettazione, i ricercatori sviluppano principi di progettazione (van den Akker, 1999) da utilizzare per la produzione di ulteriore materiale e per la futura formazione degli insegnanti che operano nel contesto carcerario. Attraverso la ripetizione di diversi cicli di analisi del contesto, progettazione e valutazione dei prodotti, il progetto mira a fornire principi di progettazione per l’insegnamento della matematica in carcere (come risultato teorico) ed esempi di applicazione di tali principi in varie unità di apprendimento (come risultato pratico).
Contatti
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Professore associato
Dipartimento di Scienze Dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin" - EDU
Via Filippo Re 6
Bologna (BO)