TRACER - Arte e cultura rom per la storia d’Europa

Responsabile scientifica: Prof.ssa Maria Teresa Tagliaventi

Team di progetto: Prof. Maria Teresa Tagliaventi (responsabile scientifica); Prof. Giovanna Guerzoni; Prof. Ivana Bolognesi; Prof. Manuela Ghizzoni, Lisa Cerantola, Andrea Reggiani (tecnico); Danilo Caracciolo (tecnico); Silverio Albertazzi (tecnico).

Capofila: Alma Mater Studiorum – Università di Bologna (IT)

Partners: Università degli Studi di Firenze (IT), C.A.T. Cooperativa Sociale ONLUS (IT), Stowarzyszenie Romów w Polsce (PL), Ribaltambição- Associação para a Igualdade de Género nas Comunidades Ciganas (PT), Alto Comissariado para as Migracones I.P. (PT), chi rom...e chi no (IT), Open Group Societa Cooperativa Sociale O.N.L.U.S. (IT)

N.ro Partners: 9

Paesi coinvolti: IT, PL, PT

Ruolo UNIBO: Capofila

Durata del progetto: 24 mesi

Data inizio: 09/05/2022

Data fine: 08/05/2024

Stato: attivo

Budget Totale: 441.145 euro

Budget EDU: 86.810 euro

Temi del progetto: Olocausto; storia europea, memoria e cittadinanza europea; Rom; dialogo interculturale; gioventù; sensibilizzazione di bambini e/o giovani; ricerca-azione; eventi artistici; formazione; scuole; insegnanti; studenti.

 Descrizione: Il progetto intende mobilitare gruppi di adolescenti e giovani adulti rom e non, maschi e femmine, in tre diverse nazioni (Italia, Polonia e Portogallo), per conoscere, ricostruire e riflettere sul genocidio dei rom - Porrajmos - anche attraverso la creatività artistica. Obiettivo del progetto è, quindi, attivare un percorso di cittadinanza attiva, in una dimensione europea, attraverso il processo di conoscenza di un evento tanto drammatico quanto rimosso dalla storia d'Europa: lo sterminio di Rom e Sinti perpetrato dal nazismo per aberranti motivazioni razziali. TRACER è un progetto di ricerca-azione di storia collettiva e di costruzione comunitaria a partire dal lascito del Porrajmos, poiché ancora lontana appare la rimozione degli ostacoli per la piena inclusione di rom e sinti, come testimoniano, da ultimo, le discriminazioni da loro subite come profughi in fuga dall'Ucraina in guerra.

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