CRAC - A child rights approach to combact bullying in detention and residential care settings

Progetto transnazionale finanziato dal bando 2014 – “Diritti europei di cittadinanza, anti-discriminazione, prevenzione e lotta all’intolleranza”, per il tema: i bambini come vittime di bullismo a scuola, nei contesti di cura residenziali e in detenzione (JUST/2014/RDAP/AG/BULL).

Responsabile scientifica: Prof.ssa Antonella Brighi

Team di progetto: Giannino Melotti, Consuelo Mameli, Annalisa Guarini.

Capofila: Save the Children Italia Onlus (IT)

Partners: Alma Mater Studiorum – Universita’ di Bologna (IT), Il Dipartimento di Giustizia Minorile del Ministero Italiano della Giustizia (IT), Bulgaria Foundation (BG), the State Agency for Child Protection (BG), Respostas sociais (PT).

N.ro Partners: 6

Paesi coinvolti: IT, BG, PT

Ruolo UNIBO: partner

Durata del progetto (in mesi): 24

Data inizio: 01/02/2016    

Data fine: 31/01/2018

Stato: concluso

Budget Totale: 245.209,31 euro

Budget EDU: 69.225,58 euro

Temi del progetto: Bullismo, carcere minorile, approccio partecipativo

Descrizione: Gli obiettivi principali del progetto erano potenziare la capacita’ delle Istituzioni della Giustizia minorile nell'individuare, prevenire e contrastare il bullismo in ogni forma, attraverso la promozione di un processo partecipativo bottom-up rispettoso dei diritti dei minori e del loro senso di agentività. Il progetto ha dato un contributo significativo alla conoscenza del fenomeno del bullismo nelle strutture di detenzione minorile in tre Pesi europei attraverso una prospettiva comparativa, che hanno condiviso una metodologia che ha integrato fonti di dati qualitative e quantitative. I risultati hanno raggiunto l'obiettivo di fornire un primo quadro della diffusione del bullismo in tre paesi dell'UE e ha messo in luce lo stretto legame tra il bullismo e le caratteristiche sociali e fisiche dell'ambiente carcerario, sottolineando alcune azioni concrete preventive da intraprendere e per orientare gli sforzi degli Istituti Penitenziari Minorili e le loro politiche contro il bullismo. Infine, il progetto di ricerca, il primo ad essere realizzato in Italia, ha avuto un impatto su un pubblico nazionale e internazionale interessato al tema: politici, accademici e professionisti che lavorano con i giovani a rischio, grazie a un'attività di divulgazione prevista dal progetto. Nel quadro di una scarsità di conoscenze ed esperienze di intervento a livello europeo sulle carceri minorili e il problema del bullismo, questo progetto è stata un'esperienza rivoluzionaria nel promuovere la responsabilità di ciascuna istituzione nel gestire il bullismo e nel sottolineare la fattibilità dell'attuazione di metodologie partecipative che possono rappresentare un intervento all'interno dell'intervento stesso.

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