Il Centro di ricerca sulle Didattiche Attive del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, in collaborazione con la rete Polo Europeo della Conoscenza e con il Centro di ricerca interuniversitario Crespi, ha organizzato uno stage di formazione sulla pedagogia Freinet.
L’iniziativa si è svolta il 3, 4 e 5 settembre 2025 presso la sede del Dipartimento in Via Filippo Re 6, ed è stata rivolta a studenti, insegnanti, pedagogisti e docenti universitari interessati ad approfondire e sperimentare i principi dell’approccio.
La pedagogia Freinet trae origine dall’esperienza del maestro francese Célestin Freinet e di sua moglie Élise Lagier Bruno. Al centro vi è l’idea di cooperazione, intesa non come semplice aiuto reciproco, ma come relazione dinamica fra il progresso individuale di ciascun allievo e la crescita del collettivo classe. La cooperazione si concretizza in specifiche tecniche didattiche, concepite come vere e proprie “istituzioni” scolastiche che permettono di apprendere e vivere insieme, dando forma a un sistema pedagogico alternativo rispetto alla tradizione trasmissiva.
La prima giornata della formazione si è aperta con il saluto della Direttrice del Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin”, Ira Vannini, seguito dalla presentazione della rete Polo Europeo della Conoscenza a cura di Stefano Cobello, responsabile del Centro di ricerca Janusz Korczak e del progetto europeo Horizon Europe Let’s Care.
Successivamente, Vanna Gherardi e Michela Schenetti, responsabili scientifiche del Centro di ricerca sulle Didattiche Attive, hanno illustrato le prospettive e le attività in corso presso il Centro. Enrico Bottero ha quindi offerto una panoramica introduttiva sulla pedagogia Freinet, per poi presentare gli ospiti internazionali che hanno guidato i laboratori nelle giornate successive: Marcel e Danielle Thorel, insegnanti di scuola primaria in Francia e fondatori, con il sostegno dell’amministrazione scolastica, della Scuola sperimentale Freinet di Mons-en-Barœul, nella periferia di Lille. La giornata si è conclusa con l’intervento di Sonia Sorgato, insegnante di scuola primaria presso la Scuola primaria “Perasso” di Milano, che ha condiviso la propria esperienza di applicazione delle tecniche Freinet nel contesto italiano.
La seconda giornata è stata interamente dedicata ai laboratori tenuti da Marcel e Danielle Thorel, che hanno visto i partecipanti svolgere attività di laboratorio su alcune tecniche freinetiane (testo libero, ricerca matematica libera, studio d’ambiente, attività artistica) con i maestri Marcel e Danielle Thorel, con la presentazione di materiali audiovisivi documentati nelle classi di Mons-en-Barœul.
La terza giornata si è conclusa con una tavola rotonda che ha visto il dialogo tra Dorena Caroli, professoressa ordinaria di Storia della pedagogia dell’Università di Bologna, Maria Rosaria Di Santo, formatrice in pedagogia Cooperativa, ed Enrico Bottero, in occasione della pubblicazione del volume Célestin Freinet – Storia ed attualità di una pedagogia.
A chiusura, Marcel e Danielle Thorel hanno proposto una riflessione sull’organizzazione cooperativa della classe e della scuola, offrendo spunti pratici e prospettive di attualità per la didattica contemporanea. Per proseguire l’attività, i partecipanti sono stati invitati a registrarsi sul sito www.freinet.it in modo che possano partecipare ad un gruppo di lavoro online di scambio e riflessione sulle esperienze nel corso del prossimo anno scolastico, coordinato dal Centro di Ricerca sulle Didattiche Attive del nostro ateneo, che da anni cura le connessioni tra Istituzioni, Scuola e terzo settore sul piano nazionale e internazionale per realizzare spazi di dialogo e costruire modelli didattici innovativi e ambienti di apprendimento attivo in contesti scolastici ed extrascolastici.
Per ulteriori informazioni:
Stage di formazione sulla pedagogia Freinet
Centro di Ricerche sulle Didattiche Attive