L’attività nasce nel 2017 con l’organizzazione di un tavolo di lavoro che unisce i responsabili di varie strutture residenziali, la referente per il settore della Regione Emilia Romagna e docenti dell’Università di Bologna e Ferrara che da anni fanno ricerca e formano gli educatori che andranno a lavorare in tali servizi. Lo scopo del tavolo, che fino all’inizio della pandemia si è incontrato regolarmente in presenza, è quello di mantenere una forte connessione fra la pratica operativa e quella accademica rispetto alle problematiche più attuali che attraversano i servizi residenziali nell’ambito della tutela minori.
Nel tavolo si discutono le problematiche emergenti e quelle più radicate con l’intento di definire collaborazioni e singole azioni capaci di ridurre il gap fra teoria, ricerca, azione e formazione quali, ad esempio, progetti di tirocinio-tesi, definizione di seminari aperti a studenti e operatori; interventi a lezione di operatori esperti. Fra queste attività vi è il progetto pilota relativo alla formazione di équipe sull’uso di uno strumento di progettazione e valutazione degli interventi educativi. Le équipe di due comunità sono state formate e accompagnate per un anno affinché fossero in grado di utilizzare la metodologia in modo autonomo.
Si tratta di un progetto pilota in quanto realizzato senza finanziamenti, con le risorse messe in campo dal Dipartimento e dalle stesse comunità appartenenti al Tavolo in quel momento in grado di garantire le condizioni di sostenibilità del progetto.
Tutte le fasi del progetto, i risultati ed eventuali criticità sono state costantemente condivise con i partecipanti al Tavolo, nell’ottica di costruire le basi per l’allargamento della proposta ad altre équipe.
Nel 2019 i risultati sono stati condivisi con referenti istituzionali esterni al Tavolo (ASP, Comune di Bologna, Città Metropolitana, Coordinamento regionale delle comunità mamma-bambino) che hanno dichiarato il loro interesse a partecipare ad un eventuale prosecuzione del progetto.