Storia del Servizio
La Storia del Servizio di consulenza, supervisione e supporto psicologico per le professioni socio-educative
Il contesto
Negli ultimi anni, l’agire socio-educativo si è trovato a confrontarsi con sfide sempre più complesse: rapidi cambiamenti sociali e culturali, evoluzione delle strutture famigliari, pervasività delle tecnologie digitali, incremento dei disturbi psicologici tra i giovani e crescente stress e burnout tra gli operatori. A tutto ciò si aggiungono dilemmi etici e identitari, problemi di inclusione e barriere pregiudiziali, e l’influenza di fattori globali come i conflitti internazionali e l’emergenza climatica.
In questo scenario, gli operatori socio-educativi sono chiamati a sviluppare competenze avanzate: formazione continua, adattabilità, capacità di lavorare in team multidisciplinari, sensibilità relazionale e comprensione dei sistemi complessi. Tuttavia, il contesto socio-culturale attuale tende a valorizzare l’individualismo più che la collaborazione, generando ambienti lavorativi stressanti e psicopatogeni, che compromettono l’efficacia degli interventi e il benessere dei professionisti.
La nascita del Servizio
Il Servizio nasce come risposta concreta alle numerose richieste di supporto provenienti da enti pubblici e privati, associazioni del terzo settore e altre realtà socio-educative. Questi interlocutori hanno riconosciuto la necessità di uno spazio protetto e strutturato, dove gli operatori possano riflettere sul proprio ruolo, confrontarsi sulle difficoltà professionali e rafforzare la propria identità lavorativa, in contesti di forte complessità emotiva e organizzativa.
Molti dei professionisti coinvolti nel Servizio erano già impegnati in attività di supervisione di équipe educative o in consulenze individuali, supportando operatori spesso marginalizzati e soggetti a burnout. La creazione del Servizio ha rappresentato quindi un passaggio evolutivo, trasformando esperienze individuali e frammentate in un sistema coerente e strutturato, capace di collegare ricerca, Terza Missione e pratiche professionali.
La missione
Il Servizio ha l’obiettivo di offrire un contenitore esperienziale e dinamico di lavoro psicologico, un luogo e un tempo definiti in cui sospendere l’agire quotidiano e favorire la riflessione sulle dinamiche emotive e relazionali, a livello:
- individuale: consapevolezza delle proprie emozioni e strategie di gestione dello stress
- interpersonale: miglioramento della comunicazione, empatia e collaborazione all’interno dei gruppi di lavoro
- organizzativo: gestione delle dinamiche complesse all’interno delle istituzioni e dei servizi socio-educativi.
Le attività del Servizio
Il Servizio opera attraverso interventi differenziati, modellati sulle esigenze dei professionisti:
- sostegno individuale: colloqui di supervisione, supporto emotivo e professionale, strategie per la gestione del disagio e dello stress lavoro-correlato
- interventi di gruppo: attività esperienziali e dinamiche come gruppi psicodinamici, gruppi Balint e sessioni psicoeducative sul benessere organizzativo
- interventi di comunità: azioni mirate a migliorare le condizioni professionali di équipe multiprofessionali, sviluppando fiducia, capacità relazionali e collaborazione tra membri del gruppo.
L’approccio metodologico
Gli psicologi del Servizio adottano un approccio flessibile, modulando l’intervento in base alla domanda:
- analisi iniziale della richiesta tramite colloqui individuali o focus-group.
- scelta del percorso più adatto: individuale, di gruppo o comunitario.
- monitoraggio e valutazione continua dell’efficacia degli interventi attraverso strumenti quantitativi e qualitativi.
Il valore aggiunto
Il Servizio non si rivolge agli studenti universitari né si concentra su tematiche già ampiamente presidiate, come il bullismo. Il focus principale è il sostegno agli operatori socio-educativi, con particolare attenzione ai gruppi di lavoro e alle problematiche istituzionali che generano disagio. In tal modo, il Servizio rappresenta un sistema virtuoso e integrato, capace di valorizzare le competenze dei professionisti, prevenire il burnout e promuovere il benessere psicologico individuale e collettivo.